Il Blog di Allianz Global Assistance
Assicurazione sanitaria all’estero: tutto quello che c'è da sapere
Quando ci si reca all’estero è assolutamente consigliabile mettere in valigia anche il contratto della polizza viaggio con copertura sanitaria.
Che si viaggi per piacere, per studio o per lavoro, quando ci si reca all’estero è assolutamente consigliabile “mettere in valigia” anche il contratto della polizza viaggio con copertura sanitaria. La copertura base di un’assicurazione sanitaria all’estero dovrebbe prevedere il rimborso delle spese mediche, ospedaliere e chirurgiche, l’assistenza medica al telefono, un interprete per questioni mediche, il prolungamento del soggiorno nel Paese estero in caso di bisogno e il rientro sanitario (anche per familiari e compagni di viaggio). La polizza Travel Care di Allianz Assistance non solo include il rimborso di queste spese, ma anche il pagamento diretto delle spese mediche e farmaceutiche sostenute all’estero.
Ci sono poi altre condizioni specifiche per personalizzare la polizza viaggi, ad esempio chi viaggia con animali al seguito dovrebbe includere la copertura delle spese veterinarie, ma diciamo che questo è il “corredo” base minimo. Prima di firmare inoltre è bene leggere con attenzione i massimali per adattarli alle proprie esigenze.
In alcuni casi, come Usa e Giappone, a spingere alla stipula preventiva di un’assicurazione sanitaria per viaggi all’estero, è la consapevolezza dei costi del sistema sanitario privato; in altri, come per i viaggi nei Paesi esotici, è la paura del “diverso” a far sentire i viaggiatori più vulnerabili verso il rischio di contrarre malattie ma anche le difficoltà linguistiche.
Le mete di viaggio per cui viene richiesta con maggiore frequenza l’assicurazione sanitaria sono in maggior numero extra europee. La ragione è facilmente intuibile: all’interno dei confini continentali infatti, la tessera sanitaria è sufficiente per garantire prestazioni quasi sempre gratuite, fatta eccezione per i ticket sanitari. In caso di spese sostenute però, queste vengono rimborsate in un secondo momento perciò è bene tenere presenti che bisogna anticipare le spese a meno di non avere la polizza viaggio.
Inoltre con alcuni Paesi sono previsti accordi bilaterali per la copertura medico-sanitaria. In Australia vige il cd “Medicare” per turisti italiani ma, oltre ad avere una durata limitata nel tempo (sei mesi) non copre spese anche importanti come trasporti in ambulanza, ricoveri in cliniche private, spese per dentista o fisioterapista, infermieri a domicilio e altre voci che, soprattutto in un viaggio lungo, potrebbero verificarsi.
A prescindere dalle risorse disponibili a destinazione, si consiglia comunque di stipulare una polizza di assicurazione sanitaria in modo da essere coperti per ogni evenienza.