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Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Locorotondo

Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Locorotondo | Allianz Global Assistance

Locorotondo rientra senza dubbio fra i borghi più belli d'Italia: preparati a partire alla scoperta del "luogo rotondo".

Locorotondo è uno splendido borgo della Puglia situato in provincia di Bari a 410 metri sul livello del mare. Il borgo di Locorotondo è suddiviso in numerose frazioni, ben 138, ed è conosciuto soprattutto per via della sua pianta circolare da cui deriva appunto il suo nome: luogo rotondo, dal latino Locus Rotundus. Questo che è a pieno titolo uno dei borghi più belli d'Italia è stato riconosciuto Bandiera Arancione dal Touring Club per l'armonia delle forme e la fruibilità del suo centro storico. In particolare, rimarrai sicuramente affascinato dalle splendide casupole bianche, dalle viuzze lastricate con la pavimentazione in pietra locale (le "chianche") e dagli eleganti portali. Ma non solo: un'altra peculiarità di Locorotondo sono le case dalla forma geometrica regolare e dal tetto spiovente, formato quest'ultimo da due falde fatte di lastre di pietra calcarea, le "cummerse". Queste casette sono oggi ristrutturate e proposte ai visitatori sotto forma di alberghi diffusi.

Sei pronto quindi a partire alla scoperta delle meraviglie di Locorotondo?

Locorotondo, il passato storico del borgo

Come anticipato il nome Locorotondo deriva dal latino Locus Rotundus, che significa appunto luogo rotondo. Questo nome deriverebbe dalla prima metà del XIII secolo, quando il borgo si espanse alla sommità di un colle racchiuso nella cinta muraria, assumendo la forma circolare che ancora oggi lo caratterizza. Diversi reperti archeologici risalenti al IX-IV secolo a.C. fanno pensare a una frequentazione antica del sito, sia sulla collina che a fondovalle. Al 1195 risale il primo documento in cui è stato citato il luogo detto "Rotondo", che, sotto la dominazione sveva, rientrava fra i possedimenti del monastero benedettino di Santo Stefano, situato nei pressi di Monopoli. Da allora e per tutto il '300 Locorotondo assunse la fisionomia di casale sotto gli Angioini.

Nel XV secolo il possedimento feudale passa ai baroni: prima ai Del Balzo-Orsini, poi ai Loffredo (1486) e ai Carafa (1499), sotto i quali vengono eretti le mura e il castello, distrutti a metà Ottocento. Fra il XVI e il XVIII secolo Locorotondo continua a subire la presenza di feudatari, napoletani e spagnoli, da cui riesce a liberarsi soltanto verso la metà del '500, quando si formò un vero e proprio territorio comunale (1556).

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Come arrivare e cosa vedere a Locorotondo?

Locorotondo è sicuramente uno dei borghi più belli d'Italia, che si estende nella valle d'Itria, nella zona dell'altopiano delle Murge della Murgia dei Trulli, al confine fra Taranto e Brindisi. Come arrivare quindi a Locorotondo? Il borgo si trova a 37 chilometri dal casello di Massafra, che immette sull'autostrada A14 Bologna-Taranto e può essere facilmente raggiunto percorrendo le strade statali 604 di Alberobello e 172 diramazione dei Trulli. Allo stesso modo potrai optare per il treno: le linee Bari-Martina Franca-Taranto e Mungivacca-Putignano hanno una fermata proprio a Locorotondo.
E dopo essere arrivato, sei pronto a scoprire cosa vedere a Locorotondo? Come prima tappa non può mancare la Chiesa dell'Addolorata, un edificio che sorge a ridosso dell'antica cinta muraria. Secondo gli storici sul sito dove oggi si trova la chiesa c'era, fino all'800, il Castello cittadino. La facciata rispecchia lo stile neoclassico è divisa da lesene e da un marcapiano che separa i due ordini. Straordinario il soffitto dipinto a tempera, nonché le statue di legno dell'Addolorata, della Madonna della Croce e di Cristo risorto.
Sempre in stile neoclassico è la Chiesa Madre, dedicata a San Giorgio, patrono della città. L'attuale edificio è stato iniziato nel 1790 e concluso nel 1825 sulla stessa area dove in passato erano state edificate altre due chiese intitolate allo stesso santo. Sul timpano della facciata potrai ammirare una raffigurazione in rilievo di San Giorgio con il drago al centro e ai due angoli in basso le statue di San Pietro e San Paolo. Il campanile è alto 47 metri mentre all'interno la cupola centrale 35.

Nel tour architettonico delle cose da vedere a Locorotondo non può mancare una visita alla Torre dell'Orologio, che risale al Settecento e che anticamente era usata come sede dell'Università. Qui fu sistemato l'orologio che un tempo adornava il campanile della Chiesa Madre. Dalla piazza Vittorio Emanuele, dove due grandi pilastri ottocenteschi rappresentano l'antica Porta Napoli, si snoda il percorso che porta al palazzetto del Comune ora biblioteca civica e al barocco palazzo Morelli, con lo splendido portale e i balconcini con ringhiere in ferro battuto a petto d'oca. Per avere una vista panoramica ti basterà affacciarti dalla terrazza panoramica che ti darà una visuale su tutta la Valle d'Itria, fino ad ammirare all'orizzonte Martina Franca e Cisternino. Lo sapevi poi che nella contrada Marziolla si trova il più antico trullo pugliese, risalente ben al 1509?

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Fra gastronomia e curiosità nel cuore di Locorotondo

E dopo un bel giro culturale e artistico fra le viuzze di Locorotondo è ora di mettersi a tavola. Il piatto tipico del luogo sono gli "Gnumerèdde suffuchète": si tratta di involtini di trippa d'agnello, legati con le budella dell'animale e cotti a lungo in tegami di terracotta. Anche le fave bianche secche, cotte nella "piagnata" e battute con un goccio di olio d'oliva sono tipiche del luogo. Il risultato è una purea bianca, ottima da servire con cicorie di campo: il vero nome di questo antico piatto è "macco con verdure".

Ma non finisce qui, infatti Locorotondo ti stupirà con la sua carne al fornello, cotta in forni a carboni, o con il tridd, ovvero la pasta fatta a mano con una base di semola di grano duro e uova e condita con pecorino, prezzemolo tritato e brodo di tacchino (con cui viene anche servita). Non perderti poi le focacce paesane da forno e, logicamente, le orecchiette pugliesi, tradizionali di tutta la regione.

Locorotondo è famosa non solo per le sue prelibatezze gastronomiche, ma anche per il vino. È infatti la patria di un ottimo vino bianco nonché una delle tappe della Strada del Vino Doc, un percorso che si sviluppa fra diversi centri storici, vigneti e colline fino a Martina Franca. Il vino bianco prodotto nei comuni di Locorotondo, Fasano e in parte Cisternino ha un tipico colore verdolino o paglierino chiaro, è secco e delicato sul palato e si presta molto bene per essere servito con gli antipasti.

Se vuoi gustare una buona pasta fatta a mano, le bombette locali, le polpette di carne o le saporite braciole al sugo e altre prelibatezze della cucina pugliese prenota un tavolino a "La Trattoria Al Vecchio Arco". Si tratta di una delle più antiche trattorie della Valle d'Itria, con una storia di ben 147 anni alle spalle. La trattoria, gestita dal 1870 dalla famiglia Rosato, prende il nome proprio dal caratteristico arco che fa da ingresso all'intero locale e che lo rende facilmente riconoscibile dall'esterno.

Se sei invece alla ricerca di un ottimo abbinamento fra i piatti tipici della tradizione gastronomica pugliese e i vini locali non farti scappare una cena o un pranzo da "Perbacco – Ristorante Vineria". In una suggestiva location ricavata nella pietra viva lasciati travolgere dai profumi e dai sapori dei taglieri della Valle d'Itria (con salumi e formaggi accompagnati da composte), dai troccoli con purea di fave, rape e pane arso e dal maialino cotto sulla brace. L'ospitalità tipica della zona mediterranea insieme alla qualità eccelsa dei prodotti sono due caratteristiche di "Controra", un altro ristorante da non perdere a Locorotondo. Oltre alla splendida vista panoramica offerta da una terrazza affacciata sulla Valle d'Itria, in questo ristorante potrai lasciarti incantare dagli antipasti misti caldi e freddi, accompagnati sempre da dell'ottimo vino bianco locale.

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Lo sapevi che Locorotondo viene chiamata in un altro modo dai suoi abitanti? Il borgo è infatti "u curdunne" e il nome è dovuto alla suggestiva via da cui si può ammirare la facciata in prospettiva con tutte le tipiche "cummerse", ovvero i tetti spioventi delle case locali. Sembra quasi che il borgo sia cinto da una bellissima corona bianca: un effetto ottico veramente emozionante!

Prima di partire per scoprire tutte le meraviglie del borgo di Locorotondo e per viaggiare in sicurezza in Italia ricordati di scegliere un'assicurazione viaggio con cui poter girare in lungo e in largo in totale serenità.

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