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Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Orta San Giulio
Considerato uno dei borghi più belli del Piemonte Orta San Giulio è un paesino medievale ricco di fascino e storia.
Il nostro viaggio fra i Borghi d'Italia vede come prossima tappa uno splendido gioiello medievale situato in provincia di Novara. Stiamo parlando di Orta San Giulio, la perla del Lago d'Orta: un piccolo borgo che guarda all'isola di San Giulio e che si contraddistingue per un susseguirsi di strette viuzze e porticati che conducono nella splendida piazza Motta, il centro storico del paese.
L'antico borgo di Orta San Giulio si erge sull'estremità di un promontorio che da oriente si protende verso le acque del Lago d'Orta. Si tratta di un borgo medievale, che conserva tutto il fascino delle sue origini anche per via della struttura, fatta di piccole vie che corrono sotto e sopra la via principale, che invece è parallela al lago. Altrettanti vicoli salgono invece in direzione del Sacro Monte di Orta, ritenuto da Nietzsche "uno dei luoghi più suggestivi del mondo" e nominato Patrimonio dell'UNESCO.
Sei curioso di scoprire qual è la storia del borgo di Orta San Giulio, le sue tradizioni culinarie e le bellezze naturali e architettoniche che custodisce?
Origini e storia del borgo di Orta San Giulio
Il nome del borgo di Orta San Giulio deriva dal latino Hortus Conclusus, ovvero "giardino chiuso" e questa scritta è ancora presente sullo stemma del comune.
La storia della città di Orta è molto legata a quella di tutto il territorio del Lago d'Orta. Il borgo è da sempre stato il centro principale della Comunità della Riviera, un consorzio autonomo di comuni che è esistito dal Medievo fino alla metà del '700.
Proprio il periodo medievale rappresenta il fulcro della storia del borgo. Durante quei secoli, infatti, Orta San Giulio ha vissuto una contesa fra i vescovi e il comune di Novara. Nel 1190 Novara cerca di impadronirsi di Orta e della Riviera, andando contro all'autorità del vescovo e rischiando la scomunica. Nel 1343 il vescovo Amidano concede una prima riforma degli Statuti, con cui appunto i delegati della curia potevano governare su Orta. Si susseguirono anche altre revisioni di tali Statuti fino a quando nel 1522 Francesco I Sforza cerca di usurpare i diritti vescovili. È però il 1524 una delle date più significative per la storia di Orta San Giulio: in quell'anno, infatti, si è verificato il primo e unico saccheggio del borgo a opera di Anchise Visconti.
Giovanni Arcimboldo, vescovo di Novara, decide quindi di intervire, e nel 1528 pone fine al periodo di saccheggi e devastazioni della Riviera. Il vescovo va avanti a rivendicare la legittimità dei suoi possedimenti, che gli vengono riconosciuti in veste ufficiale solo nel 1647. I diritti vescovili sono stati dismessi solo con l'arrivo dei Savoia: nel 1767 è stata firmata la convenzione fra Carlo Emanuele III e il vescovo Balbis Bertone. Nel 1818 il vescovo rinuncia a ogni diritto feudale, continuando però a mantenere il possesso dell'isola di San Giulio e di Gozzano e permettendo a Orta e la Riviera di unirsi al Piemonte.Orta San Giulio, cosa vedere e come arrivare?
Il borgo di Orta San Giulio è comodamente e facilmente raggiungibile in auto. L'autostrada di riferimento è la A26 mentre le uscite possibili sono Gravellona Toce (in direzione Omegna), Borgomanero o Arona. Orta San Giulio dista 1 ora e 30 minuti da Torino, un'ora e 20 minuti da Milano e circa un'ora da Como. Il borgo è però raggiungibile anche in treno: la stazione di riferimento è Orta – Miasino sulla linea Novara – Domodossola. Da Milano i tempi di percorrenza sono di circa 2 ore, di 3 ore da Como e di 2 ore e 20 minuti da Torino.
Dopo aver capito quindi come arrivare al borgo passiamo a scoprire cosa vedere a Orta San Giulio. Una caratteristica che contraddistingue non solo il paese ma tutta la zona sono le grandiose ville: il lungolago di Orta è contornato da dimore ottocentesche neoclassiche, mentre all'ingresso nel borgo si affacciano eleganti palazzi sei-settecenteschi con sontuosi loggiati che si aprono sui giardini che affacciano sul lago.
Piazza Motta è sicuramente una prima tappa da non perdere in un giro a Orta San Giulio. La piazza principale del borgo è chiusa sui tre lati dai portici, mentre il quarto lato si affaccia direttamente sul lago e in particolare sull'isola di San Giulio. Sul lato settentrionale della piazza si trova il Palazzo della Comunità o Broletto. Si tratta di un edificio del 1582 con una struttura tipica del tardo rinascimento, caratterizzata da un piano terreno totalmente porticato. Al primo piano del palazzo si trova invece un unico salone in cui si riuniva un tempo il Consiglio della Comunità della Riviera, il simbolo dell'autogoverno che caratterizzò la comunità.
Un altro grande esempio di architettura da non perdere a Orta San Giulio è il Palazzo Penotti Ubertini o Palazzo De Fortis. Si tratta di un esempio di architettura del '700 ed è situato al centro del borgo. La sua caratteristica principale è l'imponente portale neoclassico visibile appena si varca la soglia. L'edificio è poi composto da ampi saloni con pavimenti e soffitti a cassettoni riccamente decorati. Un'altra peculiarità del palazzo sono i suoi camini: degno di nota quello in pietra serena che reca al centro lo stemma dei Visconti.
Spostandosi dal centro di Orta San Giulio sulle rive del lago, in particolare sull'isola di San Giulio, non si può non citare l'omonima Basilica. Si tratta della centesima e ultima chiesa fondata da San Giulio che, insieme al fratello Giuliano, dedicò gli ultimi anni della sua vita all'evangelizzazione del Lago d'Orta. La Basilica di San Giulio ha un aspetto romanico nonostante le modifiche seicentesche. L'interno della struttura presenta una pianta quadrata con quattro colonne che sorreggono il parapetto: le colonne sono diverse fra loro, alcune lisce e altre ornate con motivi a intreccio.
Per concludere l'elenco di cosa vedere a Orta San Giulio, che rientra a pieno titolo fra i borghi più belli d'Italia, una delle tappe immancabili è il Sacro Monte di Orta. Quest'ultimo fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti alpini di Piemonte e Lombardia ed è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Il monte è l'unico a essere stato interamente dedicato a un santo e le 20 cappelle che lo formano raffigurano gli episodi della vita e dei miracoli di San Francesco d'Assisi. La struttura architettonica del monte è stata edificata fra il 1590 e il 1788.
Orta San Giulio, cosa mangiare e quali curiosità conoscere sul borgo
La zona del novarese e del Lago d'Orta offre sicuramente tantissime specialità gastronomiche da gustare durante il tuo tour a Orta San Giulio. Trovandosi sul lago è il pesce a farla da padrone: non potrai mancare un assaggio del filetto di trota in carpione, in cui il pesce viene infarinato e fritto, per poi essere ricoperto da un gustoso sugo di verdure. Gli amanti della carne dovranno invece assolutamente provare il tapulone, un piatto a base di carne trita che viene cotta nel vino e accompagnata spesso da abbondante polenta.
In generale in tutto il Piemonte una tipicità della buona cucina locale è la bagna cauda, una pietanza a base di aglio, olio, acciughe dissalate a cui si possono aggiungere burro, panna, latte e noci tritate: una specialità del periodo autunnale e invernale! La zona di Novara è poi nota per le sue risaie. Fra i risotti più tipici del territorio non si può non citare la Paniscia: si tratta di un piatto a base di riso, fagioli e salame sotto grasso o "salam d'la duja", come è chiamato in dialetto locale.
Fra i ristoranti di Orta San Giulio più conosciuti e rinomati, dove poter provare alcuni piatti tipici della tradizione culinaria piemontese rivisitati in chiave raffinata ed elegante, non si può non citare Villa Crespi. Il famoso ristorante dello chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo porta i commensali alla scoperta delle prelibatezze del luogo, senza dimenticare le sue origini e valorizzare le tipicità italiane.
Sull'antica scalinata che porta alla Parrocchiale, a un passo da Piazza Motta, si trova il Ristorante & Bistrot La Motta, un fiore all'occhiello del borgo. Il ristorante seleziona con attenzione i prodotti e propone menu "ristretti", con cinque antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dolci, più un piatto extra diverso ogni giorno che segue la stagionalità. Immancabili come portate i pesci, dal rombo al salmerino, così come i risotti o i ravioli del Plin.
Un altro fra i ristoranti di Orta San Giulio dove fermarsi è Il Cucchiaio di Legno. Consigliato e da provare il menu degustazione, che prevede 10 portate che richiamano e reinterpretano alcuni piatti tipici della tradizione culinaria del lago e del Piemonte.
E una volta conosciute le tradizioni culinarie del Lago d'Orta e del territorio è tempo di scoprire quali sono le caratteristiche linguistiche della zona. Nelle aree in provincia di Novara il dialetto tipico è il novarese, o nuares: si tratta di un dialetto che appartiene al ramo occidentale della lingua lombarda e che viene utilizzato ancora in parte a Novara e provincia. In questo dialetto è molto forte l'influenza della vicina Milano, anche se al tempo stesso si possono notare degli elementi che rimandano al piemontese, sia nel lessico che nella morfologia.
Insomma, Orta San Giulio e tutta la zona del Lago d'Orta rappresentano un territorio vivo e ricco di curiosità da scoprire.