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Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Pitigliano

Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Pitigliano | Allianz Global Assistance

Pitigliano è uno splendido borgo toscano situato nella Maremma. Ecco la storia del luogo, le sue origini, le attrazioni e i piatti da non perdere.

Il nostro viaggio fra i borghi d'Italia più belli e caratteristici fa tappa a Pitigliano, un borgo nel sud della Maremma toscana. Arroccato su una rupe di tufo che sorge a 313 metri sul livello del mare, Pitigliano è circondato da verdi vallate attraversate dai fiumi Lente e Meleta. La visuale più suggestiva di questo incantevole borgo la si ha superata la curva della Madonna delle Grazie, quando improvvisamente appare l'imponente acquedotto mediceo formato da grandi archi.

In base a un'antica leggenda la fondazione di Pitigliano si deve a Petilio e Celiano, due romani la cui fusione di nomi diede proprio origine al nome del borgo. La storia di Pitigliano è stata un susseguirsi di dominazioni differenti, di cui il borgo conserva tracce e caratteristiche: dagli etruschi ai romani, passando per le famiglie degli Orsini e dei Medici.

Pitigliano è conosciuto anche con il nome di "Piccola Gerusalemme", per via dell'insediamento, nel XVI secolo, della comunità ebraica, di cui oggi rimangono la sinagoga, numerosi edifici e contaminazioni nella tradizione culinaria. Sei pronto a scoprire tutti gli affascinanti segreti di questo caratteristico borgo toscano?

Alle origini di Pitigliano, la storia del borgo

Tra i borghi italiani, Pitigliano è probabilmente una località abitata sin dall'Età Arcaica, come dimostrano diversi reperti archeologici e le misteriose Vie Cave. Il borgo fu sicuramente abitato dalla civiltà etrusca, quando vennero costruiti i primi insediamenti scavati nel tufo (XII-XI secolo a.C.), le necropoli e le imponenti Vie Cave, ma fu dominato anche da Romani e Longobardi. La vita politica di Pitigliano, sin dal IX secolo a.C., è stata legata alla sede della famiglia Aldobrandeschi, Sovana. Con il declino di quest'ultima e il matrimonio fra Romano Orsini e una delle figlie degli Aldobrandeschi, la sede della contea venne trasferita proprio a Pitigliano.

Pitigliano fu anche teatro dell'ultimo duello "legale" della storia, quello fra i due capitani Giovanni Taddei e Ascanio Della Corgna, avvenuto nel 1546. Per l'occasione arrivarono a Pitigliano tremila cavalieri ed esponenti della nobiltà. Proprio a seguito di questo sanguinario duello, nel 1563, il Concilio di Trento proibì questa forma di controversia. Da ricordare, poi, nel XV secolo l'arrivo nel borgo della comunità ebraica, a cui si deve l'epiteto di Piccola Gerusalemme con cui è conosciuta Pitigliano.

Altra data da non dimenticare nella storia di Pitigliano è il 1604, quando Cosimo de' Medici prese possesso della città. L'amministrazione medicea non portò pace e ricchezza, bensì un progressivo impoverimento della zona che terminò con l'arrivo dei Lorena. Da questo momento in poi Pitigliano seguì le sorti del Granducato di Toscana, e nel 1860 con un plebiscito decise di annettersi al Regno d'Italia.

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Pitigliano, come raggiungerlo e cosa vedere

Il caratteristico borgo di Pitigliano si trova nel sud della Toscana, nel territorio dell'Area del Tufo. Dista circa 80 km dal capoluogo di provincia, Grosseto.

Se hai deciso di visitare questa splendida località in automobile e provieni da nord ti basterà prendere l'autostrada A1 direzione Roma, uscire a Orvieto e seguire poi la SS71 in direzione di Bolsena, successivamente la SS2 Cassia e infine la SS74 in direzione di Pitigliano.

Da sud invece Pitigliano può essere raggiunto prendendo il Grande Raccordo Anulare in direzione Firenze. Arrivato a Roma segui l'autostrada A1 uscita Orte e le indicazioni per Viterbo, poi la SS74 in direzione di Pitigliano.

Il borgo è raggiungibile anche in treno: le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Grosseto (80km), Albinia (50km), Orbetello (57km) e Viterbo(57km) da cui sono garantiti servizi di trasporto fino a Pitigliano.

E ora che hai scoperto come arrivare in questo piccolo gioiello italiano sei curioso di scoprire cosa vedere a Pitigliano? Il borgo offre alcune fra le chiese più particolari della Maremma, come la Grande Cattedrale: un edificio costruito in epoca medievale oggi caratterizzato da interni ed esterni in stile barocco e dedicato ai Santi Pietro e Paolo. Poco fuori dal paese si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, circondato da un grande giardino e con una vista mozzafiato sull'intero abitato di Pitigliano.

A Pitigliano troverai anche diversi monumenti e palazzi storici, testimonianza della storia locale. Palazzo Orsini, ad esempio, è stato un palazzo storico sede dell'omonima famiglia di conti. L'acquedotto Mediceo rappresenta invece un'imponente struttura con 15 archi creata dagli Orsini e finita poi dai Medici per consentire l'approvvigionamento idrico dell'area.

Un altro simbolo da vedere a Pitigliano sono le Vie Cave. Si tratta di tunnel all'aperto profondi diversi metri e lunghi molti chilometri, scavati nella roccia massiccia: per la loro costruzione gli abitanti del luogo hanno dovuto rimuovere oltre 40 mila tonnellate di roccia vulcanica! Il soprannome di Piccola Gerusalemme con cui è conosciuta Pitigliano non può poi farti mancare una visita al quartiere ebraico che ospita ancora oggi alcuni edifici caratteristici come la Sinagoga, il macellaio kosher, la cantina dove veniva prodotto il vino kosher, un forno ebraico e il bagno rituale.

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Piatti tipici e curiosità sul borgo di Pitigliano

Il borgo di Pitigliano oltre che per le caratteristiche attrazioni è conosciuto anche per la sua grande tradizione culinaria e vinicola. Proprio per quanto riguarda quest'ultima, a Pitigliano potrai assaggiare il famoso Bianco di Pitigliano DOC oppure, fra i rossi, il Rosso Toscano o il Rosso di Sovana, tutti riconosciuti con il marchio DOC o IGT. Ma nella Piccola Gerusalemme potrai degustare anche i vini kasher, vini prodotti seguendo le regole kosher della tradizione ebraica.

Per quanto riguarda i piatti tipici, invece, potrai provare il migliaccio: si tratta di una variante del noto Ciaffagnone di Manciano e consiste in una crêpe preparata con acqua, farina, olio extravergine di oliva e sale, il tutto cotto in padella e servito con marmellata o zucchero. Un prodotto culinario caratteristico di Pitigliano è lo sfratto dei goym. Dalla caratteristica forma a bastone, questo dolce è ripieno di noci e miele e ricorda l'editto di Cosimo II de' Medici del XVII secolo con cui gli ebrei furono costretti a lasciare le proprie abitazioni per trasferirsi nel Ghetto Ebraico: gli uomini del granduca, infatti, bussavano alle porte degli ebrei con un bastone, intimandogli di lasciare le proprie case.

A livello di portate principali il consiglio è di mangiare la carne, specialmente quella di cinghiale: con questa carne vengono infatti preparati gli ottimi e tipici gnocchi al ragù di cinghiale, con l'aggiunta di pane raffermo nell'impasto. Un altro piatto da gustare per sentire il vero sapore toscano è la focaccia bastarda: una focaccia riempita di ricotta e aromatizzata al vin santo, chiamata così perché durante la cottura si sforma e diventa simile a un fungo.

Vuoi conoscere quali sono i ristoranti di Pitigliano dove gustare queste meraviglie in tavola? Sicuramente l'Hostaria del Ceccottino è uno di questi! Si tratta di un ristorante inserito nella guida Slowfood che si trova proprio nel cuore del borgo. Piatti tipici, pasta fatta in casa e prodotti a km zero sono le caratteristiche che contraddistinguono questo luogo, dove potrai gustare alcuni fra i più famosi piatti tipici di Pitigliano. Se sei alla ricerca di un posto dove mangiare i tipici salumi e formaggi toscani allora dovrai andare da PanCaciUa: questo ristorante, situato proprio all'ingresso di Pitigliano, offre un vasto assortimento di prodotti locali e una grande varietà di degustazioni. Cinghiale in agrodolce e i caratteristici pici sono invece i piatti forti della Trattoria Il Grillo, un ristorante a conduzione familiare dove la tradizione culinaria toscana la fa da padrona.

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Pitigliano è poi uno dei pochi luoghi della Maremma dove si parla ancora dialetto, quello dei Giubbonai. Ma chi erano i Giubbonai? Questo nome era stato assegnato agli abitanti di Pitigliano che erano per la maggior parte agricoltori. Secondo un'ipotesi, il nome deriva dal fatto che gli abitanti avevano l'uso di portare la giacca, o meglio la giubba, su una sola spalla anche nei giorni più caldi. Un'altra credenza sostiene invece che i Giubbonai rubarono alla rivale Sorano la statua dell'orso dalla pizza Gregorio VII e che la nascosero sotto la giacca per trafugarla fino a Pitigliano.

Hai già la valigia pronta per partire alla volta di Pitigliano? Benissimo, ma prima ricordati che per viaggiare in sicurezza in Italia è bene scegliere un'assicurazione che possa permetterti di godere appieno la visita a questo spettacolare borgo toscano!

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