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La città di Micene, tour fra storia e cultura
La città di Micene è un’antica perla del Mediterraneo che nasconde segreti e leggende legati alla civiltà guidata da Agamennone.
Uno dei tesori più preziosi dell’antica Grecia, nascosto nel cuore della penisola del Peloponneso, è la città di Micene, nota anche per via della civiltà più ricca e influente che dominò sul Mediterraneo centrale. Sono molte le leggende legate alla nascita di questa città-stato, avvolta in una coltre di fascino e mistero. La più famosa vuole accreditare l’edificazione della città di Micene a Perseo, l’eroe semi-divino figlio di Zeus, il re di tutti gli dèi, e Danae, figlia di Argo Acrisio. Qual è quindi la storia di Micene? Cosa vedere nella città e come raggiungerla?
Micene: storia di una città-fortezza
La fondazione della città di Micene si colloca nell’età del Bronzo, più precisamente il lontano 1600 a.C.. Si racconta che i Micenei furono influenzati dalla precedente civiltà minoica che dalla città di Cnosso, capoluogo dell’isola di Creta, si era estesa fino al bacino del Mar Egeo: l’architettura, l’arte e la religione furono assimilati nella cultura micenea, che fino ad allora era più spartana. I nuovi abitanti della città di Micene, dunque, si stabilirono all’interno di centri urbani fortificati (da qui l’appellativo di città-palazzo) e prosperarono fino alla loro decadenza, avvenuta intorno al XIII secolo a.C..
Il prestigio di Micene è indissolubilmente legato a quello di Agamennone, il re più famoso che la città abbia mai avuto, nonché il capo indiscusso di tutta la Grecia Antica, diventato tale dopo esser uscito trionfante dalla Guerra di Troia. Le gesta di Agamennone furono narrate nell’Iliade di Omero e, proprio per via della passione per i poemi omerici, un archeologo tedesco, tale Heinrich Schliemann, si mise alla ricerca della «Micene ricca d’oro» tanto decantata fino a quando, nell’Ottocento, non ne scoprì per primo le rovine.
Cosa vedere a Micene?
Ai giorni nostri, la città di Micene è un imponente complesso archeologico situato a 120 km da Atene. Il sito archeologico di Tirinto e Micene è tutelato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO a partire dal 1999, perché è proprio in quell’area del Peloponneso che ebbero luogo le tragedie narrate da Omero, Eschilo, Sofocle ed Euripide ed ebbe inizio la civiltà europea.
Tra le cose imperdibili da visitare a Micene antica come non nominare la Porta dei Leoni, simbolo della città stessa. La Porta dei Leoni in Grecia è il maestoso ingresso alla città di Micene, alta più di tre metri e sovrastata da un monolite che raffigura, per l’appunto, due leoni fronteggiati ai lati apposti di una colonna.
La Porta dei Leoni si apre lungo il complesso murario che difendeva la città di Micene, le cosiddette Mura Ciclopiche, così chiamate per le loro dimensioni enormi: la leggenda narra che mura così imponenti possano esser state erette solo con l’aiuto di un ciclope, il gigante monocolo mitologico.
Infine, nella lista di cosa vedere a Micene non può mancare il Tesoro di Atreo rinominato la Tomba di Agamennone, ritrovata dallo stesso archeologo che scoprì la città di Micene. Si tratta di una costruzione circolare, la tomba di una famiglia reale e si pensa possa conservare proprio le reliquie di Agamennone.
Viaggio a Micene: come arrivarci
Se ti stai chiedendo cosa vedere in Grecia la città di Micene merita sicuramente una visita, ma come fare per arrivarci? La città di Micene può essere raggiunta tranquillamente con i trasporti pubblici ma l’opzione più comoda è quella di affittare un’auto a noleggio e prenotare un’escursione guidata. Dalla città di Atene, sono circa due ore di macchina per arrivare a Micene e i principali tour guidati partono proprio da lì: gli itinerari più classici prevedono più tappe, con soste anche a Epidauro e Nauplia, oppure un’altra opzione è quella di associare un tour in barca al canale di Corinto.
Per quanto riguarda le modalità attuali di ingresso in Grecia tutti i viaggiatori dovranno compilare un modulo online, il Passenger Locator Form, e presentare la Certificazione Digitale Covid-UE. In alternativa, valgono anche:
- Il certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni.
- Un test PCR negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia.
- Un test rapido antigenico negativo effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Grecia.
- Un certificato di guarigione da Covid rilasciato a seguito di un test PCR o mediante test rapido antigenico.
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