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I luoghi manzoniani, guida alla scoperta de "I Promessi Sposi"
Ecco i luoghi manzoniani del celebre romanzo “I Promessi Sposi”: da Milano a Lecco, tutte le località più importanti sulle tracce di Renzo e Lucia.
La nostra penisola è costellata di località a cui grandi scrittori e poeti si sono ispirati per creare i racconti di opere che sono diventate parte integrante del patrimonio letterario italiano. “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, ambientato principalmente in alcune zone della Lombardia, è uno degli esempi. Scopriamo insieme quali sono i luoghi manzoniani sulle tracce della celebre opera letteraria.
Luoghi manzoniani a Milano: il Lazzaretto e il Forno delle Grucce
Fra le città da vedere che risultano rilevanti all’interno dello scritto del Manzoni c’è Milano. Uno dei luoghi più significativi del romanzo che si trova proprio nella metropoli meneghina è il Lazzaretto. Si tratta di un edificio costruito fra il ‘400 e il ‘500 con lo scopo di ospitare i cittadini colpiti da malattie epidemiche. Nel libro di Manzoni il Lazzaretto rappresenta proprio lo spazio dove venivano accolti e curati i malati di peste.
Oggi il Lazzaretto di Milano non esiste praticamente più: sono rimasti dei piccoli frammenti delle mura in via San Gregorio, nel quartiere di Porta Venezia.
Un altro dei luoghi manzoniani a Milano degno di nota è il Forno delle Grucce. Ne “I Promessi Sposi” questo spazio è celebre per la scena dell’assalto che la popolazione milanese decise di organizzare il giorno di San Martino del 1628 in seguito alla revoca del calmiere sul pane. Il Forno delle Grucce si trovava nella Corsia dei Servi, che oggi è diventata Corso Vittorio Emanuele. L’edificio è stato demolito nel 1919: prima dell’abbattimento i proprietari scrissero una lettera di ringraziamento indirizzata al famoso scrittore per ringraziarlo della popolarità data al loro locale.
I luoghi manzoniani: Monza e il Convento della monaca
Conosciutissima come la Monaca di Monza, nel romanzo Suor Gertrude, in realtà questo personaggio de “I Promessi Sposi” era Suor Virginia, nata con il nome di Marianna de Leyiva y Marino, figlia del conte di Monza. Il convento della Monaca di Monza è attualmente la chiesa di San Maurizio, sorta sull’ex convento di Santa Margherita. Questo è il luogo dove Suor Gertrude venne introdotta alla vita monastica, nonché ambientazione della maggior parte delle scene romanzate che riguardano la vita della suora. La Chiesa di San Maurizio è stata ristrutturata più volte, sconsacrata e poi passata dal 1881 sotto il Duomo di Monza.
I luoghi manzoniani a Lecco, i principali
Lecco è senza dubbio una città lombarda che presenta diversi luoghi manzoniani de “I Promessi Sposi”. Uno degli edifici più emblematici, e ancora avvolto da un’ala di mistero, è il castello dell’Innominato, l’uomo scosso da una profonda crisi spirituale che dapprima decide di aiutare le losche trame di Don Rodrigo per poi convertirsi grazie a Lucia. L’Innominato è stato accostato a Bernardino Visconti, un personaggio realmente esistito da cui sembra che Manzoni abbia preso ispirazione. Proprio per questa ragione la sua dimora è stata identificata con la roccaforte di Somasca, situata nell’omonima valle.
La costruzione si trova su un’altura naturale e le sue prime notizie risalgono al XVI secolo, quando era di proprietà dei Visconti. La struttura originaria è però probabilmente da datare nell’epoca carolingia. Oggi con una passeggiata a piedi è possibile raggiungere quello che rimane del Castello dell’Innominato: il muro perimetrale, alcune torri e una parte dei bastioni difensivi. Dalla cima potrai inoltre godere di uno splendido panorama sul lago di Garlate e su quello di Como.
A Lecco città potrai trovare invece la casa di Lucia. Secondo gli studiosi ci sono due ipotesi su quale sia la corretta ubicazione dell’abitazione. Per alcuni si troverebbe nel quartiere Olate e corrisponderebbe a una casa privata non disponibile per le visite. Per altri sarebbe invece nel quartiere Acquate, più precisamente in quella che oggi è un’osteria. Entrambi i locali sono rappresentativi dell’architettura semplice di Lecco: edifici lineari a due piani, con ballatoio, scale in legno e un cortile antistante.
Nei medesimi quartieri si troverebbe la chiesa di Don Abbondio. Quella di Olate, distante pochi metri dalla casa di Lucia, sarebbe stata identificata con la chiesa dei Santi Vitale e Valeria. Quella di Acquate corrisponderebbe alla chiesa di San Giorgio.
Fra i luoghi manzoniani presenti nei territori di Lecco uno dei più significativi è sicuramente Pescarenico. Si tratta dell’unica località che Alessandro Manzoni indica con precisione nella sua opera: un incantevole paesino che si affaccia sul fiume Adda, incorniciato dalle montagne lecchesi. Pescarenico era un tempo un villaggio di pescatori, di cui ancora oggi conserva il fascino. Proprio in questo luogo è ambientato il celebre “Addio ai monti”, il momento in cui Lucia saluta il suo amato territorio mentre si allontana in barca lungo l’Adda.
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