Quartieri di Boston - come dire: le sue diverse anime...
Le coordinate geografiche, che corrispondono, in tutti i casi, a quelle di Boston, raffinata capitale del Massachussetts; a conferirle carattere e personalità il suo romantic style decisamente made in Italy, lampante nei pezzi d'arredamento che i cittadini acquistano dal nostro Bel Paese. Antico e moderno sapientemente mixati - casette in mattoncini e stradine di ciottoli, infatti, convivono con l'architettura innovativa dei grattacieli - per quella che, in considerazione delle sue dimensioni, possiamo definire una 'mini-metropoli'... Boston è una città da vivere assolutamente a piedi alla scoperta dei suoi numerosi punti di interesse - tutti raccordati dai 16 chilometri di percorso (segnalato da una sequenza di mattoni rossi incastonati nel manto stradale) che vanno sotto il nome di Freedom Trail - e alla scoperta dei suoi quartieri: contesti densi di storia...
Pensiamo, in primis, a Charlestown: si tratta di un luogo che ha visto la storia scriversi, in particolare le pagine della Rivoluzione Americana e degli avvenimenti legati alle Tredici Colonie. Attualmente regno degli immigrati irlandesi, questo quartiere è stato teatro della battaglia di Bunker Hill, che vede gli inglesi avere la meglio su una colonia di ribelli... A guidare i 1.500 coraggiosi il colonnello William Prescott (la cui statua troneggia attualmente nel quartiere bostoniano), che aveva ordinato ai suoi soldati, nascosti dietro una trincea, di attendere l'arrivo delle truppe britanniche e aprire il fuoco soltanto alla vista – per usare le parole del colonnello – del 'bianco degli occhi' degli avversari. La bandiera blu americana, identificata dalla presenza di una croce rossa e dal simbolo di un pino, soccombe sotto quella inglese, a causa della superiorità numerica dei soldati guidati dal generale Howe.
Inizialmente comune a sé stante, annesso alla città di Boston soltanto alla fine dell'Ottocento, questo quartiere sorge sulle sponde del fiume Charles (a cui ruba, ovviamente, il nome), lungo il quale è ormeggiata la più antica nave da guerra della Marina statunitense, la USS Constitution, varata nel 1797 e soprannominata 'Old Ironsides'. La presenza di questa storica principessa del mare è simbolo della vocazione di Charlestown, regno della ingegneria navale e della sua tradizione, ben visibile in quello che rappresenta il più importante cantiere navale del Paese: il Charlestown Navy Yard. Un cacciatorpediniere della seconda guerra mondiale, un bacino di carenaggio e un Ropewalk del 1836 i pezzi - assolutamente da novanta! – annoverati nel cantiere. Quando decideremo di spostarci dal lungofiume per andare ad ammirare altri angoli della città consideriamo la possibilità di muoverci, se siamo diretti nel North End, passeggiando sul Charlestown Bridge, o di affittare un taxi d'acqua (il capolinea lo troviamo lungo il Long Wharf).
Oltre alle case in stile coloniale e federale, poi, il quartiere possiede un edificio dall'inestimabile valore storico: si tratta del penitenziario all'interno del quale, in data 23 agosto 1927, furono giustiziati gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. La sedia elettrica pose fine alle loro esistenze nonostante l'accusa di omicidio fosse stata smentita dalla testimonianza fornita dal detenuto Celestino Madeiros, che ne proclamava l'innocenza. 'Io sto soffrendo perché sono un radicale, e sono davvero un radicale; io ho sofferto perché ero un italiano, e sono davvero un italiano': queste le parole di Vanzetti, sintetiche ed emblematiche, evocative di vite politicamente impegnate, di scelte coraggiose, di fatica fisica provata sulla pelle - entrambi gli emigranti si divisero tra la lotta per la causa politica e mille lavori, in fabbrica, in trattoria, in acciaieria... A riabilitare la loro memoria, scagionandoli dalle accuse infondate per le quali morirono, fu il governatore Michael Dukakis.
Spostiamoci, ora, dalle navi e dalla storia a tinte forti di Charlestown, ed avviciniamoci all'eleganza di Beaccon Hill, quartiere ricco ed in della città, detto semplicemente la 'Hill'. Finemente decorata e piena zeppa di negozi extralusso, la Hill, adagiata su un delizioso rialzo collinare, costituisce, sin dalle origini, l'habitat della crème cittadina, che tra le sue fila contava aristocratici, filosofi, intellettuali e scrittori, detti, con un unico termine, 'Bramini'.
Lampioni chic, strade curatissime, facciate delle case risalenti al secolo XIX, cancelli impeccabili nella indiscutibile raffinatezza del ferro battuto, particolari di ottone sulle porte: ogni dettaglio di questo quartiere bostoniano giura fedeltà allo stile originario. Perfino le pietre tombali del cimitero Old Granary Burying Ground sono dei pezzi d'arte: provengono infatti dal New England, ed appartengono a grandi ed eroici nomi della Guerra di Indipendenza, del calibro di Samuel Adams e John Hancock.
Tra ristoranti, locali e bistrot, tra cui scegliere per la soirée, ammireremo anche le stupende case, perfetti e ovattati gusci familiari dotati di giardini che sono vere e proprie miniature. Per questi giardini, frutto della cura e del pollice decisamente verde dei cittadini, è stato fondato il 'Beacon Hill Garden Club', che annovera tra i suoi soci soltanto i possessori di jardin ammessi nella cerchia degli eletti. Ogni anno queste piccole oasi di natura e bellezza vengono aperte al pubblico, nell'ambito di una stupenda esposizione che rinnova la sua magia ogni terzo giovedì di maggio.
Altro dei cuori di Boston è il North End, ordinato e grazioso nell'ampiezza delle strade, nella pulizia, nella perfetta manutenzione degli edifici, sempre freschi di restauro. Patria degli italiani, questo quartiere nasce nel 1630 come bacino di confluenza per emigrati irlandesi e presenta ancora tracce evidenti - nelle numerose iscrizioni - del suo passato ebraico; abbondano, inoltre, in particolare nella Salem Street, botteghe di fornai, pasticcerie e caffè che spandono nell'aria profumi dalle note inequivocabilmente italiane... Ancora, il North End vanta la presenza della Paul Revere House, un gioiello in legno datato 1680, che rappresenta la casa più antica della intera città. Numerosi, infine, i parchi - recentemente ne sono stati inaugurati due - curati e valorizzati nell'ambito di un progetto di rimboschimento e restyling che ha coinvolto la intera città di Boston, soprattutto nelle aree antistanti il porto.
Concludiamo la scoperta di questa mini-metropoli del Massachussets, dopo una doverosa citazione per le boutique e i negozi di Downtown Crossing, tappa imperdibile per i fanatici dello shopping, parlando di Chinatown, profumo d'Oriente che si spande nella zona di Beach Street. La sua denominazione, originariamente, si riferiva alla location hard della città, poi ribattezzata Combat Zone ed, in seguito, chiusa su richiesta della popolazione che ne lamentava la eccessiva delinquenza.
Da piccolo nucleo abitato dai ricchi WASP (White Anglo-Saxon Protestant) - ovvero i cittadini di serie A tra gli statunitensi, non appartenenti a nessuna comunità emigrante - in seguito, a causa dello sviluppo della ferrovia, vede la sua élite creolizzarsi, accogliendo al suo interno minoranze di irlandesi, italiani, ebrei, siriani e cinesi. Attualmente Chinatown è l'area che detiene il primato, in tutta Boston, per densità abitativa: pensiamo, ad esempio, che nel 2000 sono stati censiti 28.000 abitanti per miglio quadrato...
Recentemente, inoltre, si è sviluppata anche la appendice meridionale del quartiere, in conseguenza dell'impennata del tasso di popolamento, generata dall'aumento di residenti vietnamiti e cinesi originari del Fujian.
Ad introdurci in questo quartiere chinoise i quattro ettari di verde del Chinatown Park, che costituisce anche il luogo di rendez-vous ed attività della comunità cinese: qui si svolgono, infatti, festival, mercati, performance ed incontri con altri quartieri. L'architettura e il design di questo immenso giardino esprimono e rappresentano il concetto di passaggio, visibile nei numerosi simboli di asiaticità, nei ruscelli e nelle cascate; analogamente, anche la selezione botanica si fonda su criteri simbolici, e privilegia specie arboree evocative e portatrici di significato per la cultura cinese: bamboo, salici, ciliegi, azalee, peonie, pini neri...
Una vasta scelta di ristoranti - ovviamente cinesi, ma anche vietnamiti, giapponesi e cambogiani - ed una efficiente rete di trasporti, comprendente anche due linee di autobus che conducono precisamente nelle Chinatown newyorkesi - per questo quartiere dotato di 'paifong' in piena regola. 'Paifong': è il nome che sta ad indicare il tipico arco cinese la cui funzione originaria era quella di consentire l'ingresso nei 'fang' (e cioè: quartieri) della città. Sempre molto decorato con disegni in fittissime trame e calligrafie, questo arco è di solito è costituito da pilastri di legno collocati su una base di pietra; la sua linea è caratterizzata, poi, dal tipicissimo tetto spiovente, rigorosamente rivestito da mattoncini e con le punte immancabilmente rivolte in alto.
Storia, costume e personalità: i quartieri di Boston, ognuno caratterizzato dalla sua originalissima anima, meritano di essere visitati dal vivo...
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