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Tra sacro e profano sulle note del jazz

Da Siviglia ad Amsterdam, passando per New Orleans: tre mete per sfatare il proverbio "aprile dolce dormire".

La Settimana Santa di Siviglia, dal 13 al 20 aprile, è l'appuntamento di maggior richiamo turistico della città andalusa: molto sentito dalla comunità locale, attrae ogni anno centinaia di migliaia di visitatori. È uno spettacolo unico, fedele alla propria tradizione che si ripete uguale a se stessa dal XVII secolo. I vicoli stretti del centro storico di Siviglia diventano teatro di processioni solenni, nel corso delle quali vengono trasportate alla cattedrale grandi statue maestosamente addobbate, per un totale di 116 "misteri". A farsi carico dell'organizzazione le 57 cofradias, le confraternite, un esercito di circa 60mila persone, ciascuna con un proprio compito preciso. Tra gli altri, si distinguono, i cosiddetti costaleros ("portantini"), accompagnati da bande musicali e seguiti dai nazarenos, i penitenti incappucciati che camminano a piedi scalzi con una croce in spalla. L'apice lo si raggiunge con la Madrugada, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, quando le confraternite più importanti danno vita a spettacolari processioni. Si stima che per l’occasione almeno un milione di "spettatori" si accalchino nei vicoli della città.

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Spostandoci Oltreoceano, in Louisiana, dal 25 aprile al 4 maggio è impossibile resistere alla tentazione di fare un salto al New Orleans Jazz and Heritage Festival, tra le kermesse musicali più importanti al mondo. In quella che è universalmente riconosciuta come la casa del jazz si danno appuntamento i migliori interpreti del genere, a cui si alternano, in un flusso constante di concerti, straordinari artisti con alle spalle i background più disparati. Da Bruce Springsteen con la sua E Street Band a Christina Aguilera, dai Public Enemy a Eric Clapton, dai Phish a Carlos Santana. E la musica è soltanto un pretesto per andare alla scoperta della cultura, della storia, della passione di questo angolo di Stati Uniti che ha il ritmo nel sangue. Cuore pulsante della manifestazione, il Fair Grounds Race Course: all'ippodromo di New Orleans, infatti, vengono allestiti più palchi, regno incontrastato dell'improvvisazione più raffinata e sofisticata del mondo.

Chiudiamo con quella che, in Olanda, fino allo scorso anno era la Festa della Regina e dal 2014 è diventata la Festa del Re, dopo l'inattesa abdicazione di Beatrice a favore del primogenito Willem-Alexander. L'epicentro dell'evento, come sempre, è Amsterdam: giorno clou il 26 aprile. La città si colora di arancione, in omaggio alla Casa Reale, e a ogni angolo ci si imbatte in mercatini, spettacoli e concerti improvvisati. Anche i canali abbandonano la tradizionale quiete, animandosi di imbarcazioni di ogni dimensione e appositamente organizzate per fare festa. Raccomandazioni? Una sola: non dimenticare di fare una telefonata a casa per tranquillizzare i parenti e condividerne l'allegra pazzia con gli amici.

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