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Siviglia la magica

Siviglia è il capoluogo e la più grande città dell'Andalusia, è l'anima e l' incarnazione del famoso modo di vivere andaluso.

Siviglia la si conosce per il Barrio de Santa Cruz, un insieme di vicoli e piazzette a traffico limitato, la Giralda, il minareto accanto alla cattedrale, Plaza de Toros de la Maestranza e i numerosi teatri dove si può assistere a un'esibizione di flamenco. Ma il cuore pulsante di Siviglia si trova lungo le rive del fiume Guadalquivir. È qui che si anima la vita notturna. Il ritrovo è sempre lo stesso: calle Betis, la lunga via piena di piccoli locali, uno accanto all'altro, che si affaccia sul fiume. È questo il punto di partenza per addentrasi nel quartiere di Triana, all'insegna di un weekend in Andalusia dove l'antico e il moderno si incontrano. Dove la tradizione e l'innovazione si intrecciano celebrando il passato e il futuro di questa città in pieno fermento.

Al centro del borgo antico

Girando fra i vicoli di questo borgo antico si ha la percezione di essere in un piccolo paese: un luogo dove l'antica passionalità artigianale e la storia andalusa s'incontrano con la vitalità di giovani menti che sperimentano linguaggi creativi per raccontare, sì la vita passata, ma soprattutto per liberare la voglia di emergere dando un nuovo aspetto all'intero quartiere. Basta entrare nel Castillo de San Jorge, alla destra del ponte, per rendersene conto. Sede, dal 1481 al 1785, della Santa Inquisizione in Spagna, e icona di questa istituzione in tutta Europa, è oggi un museo permanente.

Villaggi caratteristici

Proseguendo per calle Castilla si trova Corral de Vecino, una sorta di comune formata da piccole case, arricchite da azulejos blu, bianchi e gialli, un tempo abitata dai gitani. Come ogni villaggio che si rispetti anche Triana ha la sua chiesa principale: è Santa Ana, da molti paragonata a una cattedrale per la sua imponenza. Dall'ingresso, infatti, si sviluppa un lungo trascoro che conduce, in una sorta di pellegrinaggio, all'altare. Qui si trova la Madonna della Vittoria, la protettrice dei navigatori che prima di imbarcarsi si inchinavano davanti alla sua immagine per la benedizione.

Tra piastrelle di ceramica e una buona cerveza

Gli artisti della ceramica del quartiere, durante l'occupazione dei Mori nell'VIII secolo, crearono le piastrelle bianche blu e verdi usate per decorare gli edifici. Un'attività che continua ancora oggi: da questi laboratori provengono i mosaici posti sulle facciate di palazzi e case. Ed è proprio in questa via che ha sede La Ceramica Santa Ana. Infine, per bere una cerveza si può fare tappa al El faro de Triana, un locale simbolo di Siviglia posto alla fine del Puente Isabel II. Da qui si può vedere in lontananza la Torre del Oro, uno dei monumenti più celebri della città costruito nel tredicesimo secolo sulle rive del fiume come punto di controllo dall'arrivo degli invasori.


In collaborazione con TuristiPerCaso

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